Visto al ![]() | Dieu sait quoi |
Qui la fenomenologia prende in considerazione tutti gli aspetti del mondo percepito in preparazione di quel sistema metafisico fondato sulla parola che ha il compito di rivelare la natura degli oggetti sulla misura dell'uomo che la pronuncia.
"Il mio spirito è già oltre la varietà del costruito, permettendomi di esistere anche nel silenzio"; questo si dice all'inizio concludendo l'incipit relativo alla terra, che vede i ciottoli come protagonisti. Su di loro scorre lo sguardo della mdp e si sofferma a cercare di coglierne la levigatezza, li fa roteare per trovare il modo di penetrarli e scoprirne il sistema interno. Descritti con la stessa minuzia del testo originale. | "Aussi bien, le galet est-il exactement la pierre à l'époque où commence pour elle l'âge de la personne, de l'individu, c'est-à-dire de la parole". |
Nella struttura forte del film che non rende giustizia della levità di Ponge la terra lascia spazio allo scorrere dell'acqua, una porzione del film che si limita a illustrare Ponge e vi riesce egregiamente, offrendo un autentico flusso continuo di liquidi, utili a comunicare l'inquietudine. | "Inquiétude de l'eau: sensible au moindre changement de la déclivité. Sautant les escaliers les deux pieds à la fois. Joueuse, puérile d'obéissance, revenant tout de suite lorsqu'on la rappelle en changeant la pente de ce côté-ci" |
Fuoco. Quella negazione iniziale del costruito si chiarifica meglio nell'individuazione delle costruzioni su cui si evidenziano le scritte "Tutto deve sparire", perché nella predicazione di un nuovo sguardo capace di isolare precise porzioni di oggetti, come fa l'inquadratura di Pascal Poucet, che degli oggetti seleziona parti normalmente confuse nell'insieme, proprio quegli oggetti anonimi devono sparire per ottenere un nuovo statuto. | "Le feu fait un classement: d'abord toutes les flammes se dirigent en quelque sens... |
Ariel di Shakespeare completa gli elementi con la buffoneria del vento, diventa quasi una danza il movimento della macchina, al contrario dell'oscillazione nella camera che si fa sempre più statica, come se cominciasse a mettere a fuoco davvero l'attenzione. E questa è la parola: a cominciare da "Liberté", la prima parola che appare scritta a sostituire gli oggetti, subito prima di "Lumiere". | "Cependant le vent souffle. Il fait voler le sable. Et si l'une de ces particules, forme dernière et la plus infime de l'objet qui nous occupe, arrive à s'introduire réellement dans nos yeux, c'est ainsi que la pierre, par la façon d'éblouir qui lui et particulière, punit et termine notre contemplation.". |
La nature nous ferme ainsi les yeux quand le moment vient d'interroger vers l'intérieur de la mémoire si les renseignements qu'une longue contemplation y a accumulés ne l'auraient pas déjà fournie de quelques principes.