"Noi balcanici abbiamo senza dubbio una
sensibilità particolare per raccontare il sentimento di orrore, di dolore.
Nei suoi film Kusturica lo fa in maniera onirica e fiammeggiante, riprendendo
il movimento e la vita delle minoranze, degli tzigani. Mostra le cose che sono
esistite e che ancora esistono, la memoria; io, invece, cerco di far vedere
le prospettive, le conseguenze di quello che sta succedendo. Ognuno ha il suo
modo per evocare quello che è successo nel Paese, un dolore che avrebbe
dovuto essere più grande per l'Europa, ma non mi sembra che lo sia stato."
Enki Bilal - da un'intervista apparsa
sul "Diario della Settimana", anno III, n. 50, 1998, pag. 55